Siamo arrivati alla vigilia. Il cellulare suona ogni due minuti, portando i messaggi fotocopia di auguri da persone di cui non ricordi neanche la faccia. Rispondi per cortesia, anche se odi questa pratica. Io non mando auguri in massa, ma pochi e personalizzati, e se appena posso di persona o con una telefonata. Per il resto, almeno per Natale, lasciate il cellulare spento. Mettetelo in un angolo e dedicatevi ai vostri cari. Ascoltate quello che vi dicono, senza come al solito fissare nel frattempo quel dannato schermo. Per il nuovo anno, cercare di farlo sempre più spesso. Spegnere il telefono, intendo, o metterlo in tasca silenzioso, senza dargli retta per un po’. I social, i messaggi, questo continuo verificare di essere iperconnessi ci stanno portando via il tempo e la mente. Quante ore perdiamo scrollando e guardando stupidate? Non sarebbe meglio leggere un libro o impegnarci in una attività? Ma ve la ricordate la vita senza social? Io sì e, dai, non si stava così male. Buone feste miei cari
Babbo Natale
Oggi ho visto tanti Babbi Natale in giro per la città ed è stato bellissimo. Questa festa è davvero magica e i sorrisi dei bambini sanno annullare tanti pensieri bui che affollano le menti di noi adulti. Guardando però il tripudio di barbe bianche, cappelli rossi e abiti d’ordinanza, mi sarebbe piaciuto essere nella testa di uno di quei bambini. Mi spiego. Quando ero piccola io, parliamo degli anni ’70, non credevo al fatto che Babbo Natale portasse i doni, perchè per me a farlo era Gesù Bambino. La mamma mi aveva raccontato così e io ci credevo tantissimo. La sera della vigilia ero sempre agitatissima e la mattina del Natale era davvero il momento più bello dell’anno: c’era l’albero, il presepe, i regali, la felicità. Ricordo perfettamente la delusione totale quando a otto anni mia mamma mi disse che i regali li metteva lei sotto l’albero e non un Gesù bambino mezzo nudo come credevo io. “Lo sapevo già”, le risposi in quella mattina di gennaio, per poi correre in camera con il magone. Non lo sapevo, ma in fondo era solo il primo dei tanti sogni che si infrangevano per me, che ho fatto delle illusioni e delle utopie la base della mia vita. Negli anni, Gesù bambino è passato di moda e adesso tutti aspettano il babbo. Solo che, e qui viene la mia domanda, se di babbi ce ne sono migliaia ovunque, come faccio a sapere quale è quello vero? E visto che oggi i bambini usano gli smartphone a tre anni, cosa rimane della illusione e della magia del Natale? La mia è una domanda seria, senza velleità polemiche, prima che qualche leone da tastiera pensi che voglio criticare chicchesia. Ripeto, a me è piaciuta un sacco l’atmosfera di oggi, ma io ho quasi 50 anni e a Babbo Natale purtroppo non credo più anche se mi piacerebbe. Ma i nostri bimbi? Come la vedono sta cosa?
Lasciatemi sbagliare
Viviamo in una società che non ammette l’errore, il fallimento. Lo sbaglio viene registrato e memorizzato, grazie anche alla cultura dei social, in cui tutto viene sbandierato. E, spesso, non c’è spazio per una seconda possibilità.
Eppure l’errore è lo strumento più forte di crescita. Solo sbagliando, solo cadendo, possiamo superare i nostri limiti e creare qualche cosa di nuovo. L’errore è creatività, l’errore è stimolo, l’errore è banalmente umano.
Mille volte cadrete, mille volte vi rialzerete più forti. Purchè accettiate che siete fallibili e che lo sono anche gli altri, cosa che sembra inaccettabile ai più.
Il successo si ottiene sbagliando, non certo crogiolandosi nella propria presunta perfezione. Buttatevi e osate!
Treno
Perché il trenino è una cosa seria
Soprattutto a un matrimonio
Soprattutto se hai ai piedi un tacco 14
Soprattutto se viene fatto sull’erba dove sprofondi
Ecco, la vita va affrontata così
Senza mollare mai 😉
Luca
Oggi è stata una giornata importante per Luca, che ha assunto il comando del suo reparto. Una nuova sfida, sí, ma anche il riconoscimento di un lavoro di tanti anni, in silenzio, con rigore, onestà, rispetto. Ho conosciuto Luca molto prima che si arruolasse e insieme abbiamo vissuto tutto questo percorso, per nulla semplice, ma che lui ha affrontato come affronta tutto. Tenendo fede ai suoi principi, credendo nel suo servizio, nei suoi valori, senza mai strafare, ma con la dedizione di chi crede in ciò che fa. E oggi i voi non avete idea quanto sia felice. Perché lui è il mio equilibrio, la mia forza, il mio compagno e migliore amico da trent’anni. E si merita questo e molto molto di più. Fiera di te, si, ma soprattutto grata perchè mi permetti di starti accanto ogni giorno di questa bellissima vita insieme ❤️
La grande bellezza
Sì, lo so, è banale definire Roma la grande bellezza dopo il film con Tony Servillo. Eppure a me oggi Roma pareva davvero ‘na grande bellezza. Struggente eppure luminosa. Vitale eppure antica. Rumorosa eppure intima. Una manciata di ore a spasso tra la storia, così intensa da togliere il fiato, il sorriso sulle labbra e le palpebre umide di un pianto trattenuto. Potrei visitarla mille volte e riuscirebbe sempre a incantarmi. Su di tutto il foro romano, le colonne, il colosseo, vestigia di un mondo che è il mio. Fatto di storia, arte, letteratura. Ma soprattutto di uomini che da duemila anni hanno sempre qualche cosa da raccontarci. Quando vado a Roma capisco di cosa sono fatta. Quale è la mia indole. Non che non lo sappia tutto il resto del tempo, ma davanti a lei ho il coraggio di esserlo. Quell’insieme contorto di riflessività ed estro, di rigore e follia che si specchia tra le vestigia di una città che è una contraddizione continua. E forse per questo mi fa sentire a mio agio. Perchè le mie contraddizioni qui diventano normalità e io faccio un po’ pace con i miei fantasmi. Torneró presto Roma, perchè non c’è niente da fare. Tu sei la mia grande bellezza.
A come amore
Date amore
Incondizionatamente
Ai vostri figli, ai vostri amanti, ai vostri amici
Perché è ciò che manca in questo mondo malato
Lavorate con passione e nutrite i vostri ideali
Smettetela di valutare tutto solo sul guadagno e il potere
Perché il mondo ha bisogno di idealisti pronti a lottare per il proprio pensiero
Uscite dal recinto limitato del vostro orticello
Confrontatevi con il mondo
Mettete in discussione tutto senza paura
Perché il mondo sarà migliore se avremo il coraggio di superare i particolarismi
Incostantemente me
Sono volubile, incostante, imprevedibile. Cambio idea nel giro di una notte e non accetto preconcetti e imposizioni. Oggi è bianco, domani può essere nero. Un difetto, un pregio, non lo so. In fondo sentiamo sempre il bisogno di giustificare ciò che facciamo, come se fossimo così importanti da dover spiegare agli altri le nostre scelte. In realtà siamo solo formiche con la loro briciola sulle spalle e del nostro piccolo mondo frega forse solo alla formica accanto a noi, a cui abbiamo magari rubato la briciola. Abbiate sempre il coraggio di cambiare, perchè solo nel cambiamento c’è il progresso. Chi resta sempre fermo e uguale non è coraggioso, ha solo paura di mettere il naso fuori dal suo recinto.
Social
Leggo così tante cattiverie sui social da restare senza parole. Non rivolte a me, ma in generale. È come se la rete avesse aperto un vaso di Pandora e le persone si sentissero libere di vomitare tutto il loro disagio e le loro frustrazioni. Perché, beninteso, poi le incontri per strada e ti salutano come se niente fosse. Un fenomeno strano, per cui ci si sdoppia tra il leone di tastiera, che sentenzia su tutto e tutti, e l’uomo reale, che non ha neanche il coraggio dire se preferisce il pandoro o il panettone. Quello che mi lascia basita sono poi i toni, l’aggressività, la maleducazione che non conosce limiti. Un vero peccato. Perché i social sarebbero un bello strumento, ma così viene solo voglia di chiudere tutto e scappare via.
Persone
Volevo chiedere scusa a tutti gli amici che ho trascurato in quest’ultimo anno. Ho investito ogni momento per un progetto professionale e detto no a incontri, telefonate, caffè, aperitivi. Mi è costato tantissimo e credo che sia stata una scelta sbagliata. Perché le relazioni umane vengono sempre e comunque prima di tutto. Perché dare agli altri è il primo passo per stare bene con se stessi. Perché il tempo trascorso con chi amiamo è un bene troppo raro per essere accantonato. Il lavoro si è importante, ma per me le persone vengono prima. E spero di rimediare presto. Torno alle varie ed eventuali, che poi sono il sale della vita ❤️