Ritorno in Occitania, prima tappa di un viaggio tutto da inventare. Béziers ci accoglie a sorpresa con la sua Feria, fatta di corride, fazzoletti rossi, abiti bianchi e fiumi di alcol. Suggestiva la cattedrale, di un colore caldo che incanta al tramonto, che ricorda ancora la crociata contro i Catari del 1209. Buona la prima
Ps: nelle storie di Instagram @lacolli_official tutti i dettagli ❤️#beziers #occitania #francia #catari #travelblogger
Invecchiare
Perchè ci sta sul cazzo invecchiare. Eccome! A tutti! E non sto parlando di rughe, quelle sono un dettaglio da nulla, che interessano a chi si ferma all’apparenza e che si cancellano con un filtro. Parlo del tempo che passa, del fatto che ieri avevi trent’anni e oggi sono cinquanta e non capisci come può essere successo, visto che te ne senti venticinque. Parlo del sonno, che ti coglie alle 21.30, quando una volta ti preparavi per fare serata e poi ti passa alle quattro del mattino, quando ti svegli e non sai che cazzo fare, se non accendere la lavatrice e farti un sacco di seghe mentali. Parlo del fisico che alleni ma a fatica, che cade da tutte le parti e chi se ne frega, ma non è vero che chi se ne frega e non sai perché. Parlo della sensazione di avere tanto, tantissimo da dire ancora ma il tempo è poco e sta cosa la gestisci male. Parlo degli occhiali che ho dovuto mettere perché una volta non vedevo da lontano, adesso neanche da vicino, tre paia di occhiali e un nervoso crescente. E allora meno male esiste il prosecco. Il Brunello. La Augustiner. Le noccioline. Le Philip Morris. Un po’ di buon sesso. E fanculo sto tempo che passa anche se non lo vuoi.
Sfumature
Faccio davvero fatica a comprendere le polemiche “razziste” di queste ultime settimane. Appartengo a quella generazione che ha visto la società italiana trasformarsi e diventare una realtà multietnica, un processo non certo semplice ma di sicuro positivo. È infatti dalla commistione di apporti differenti che una società cresce, evolve, si fortifica. Pensiamo ad un gruppo di lavoro. Se tutti la pensano nello stesso modo, non si va da nessuna parte; se invece ci sono aspetti dissonanti e spunti di discussione, i progetti crescono e si sviluppano. Idem, l’apporto di gruppi etnici diversi, che oggi sono parte integrante del nostro Stato, perché siamo alla seconda o anche terza generazione, non può che essere un elemento di crescita. Trovo stupido e senza alcun senso disquisire ancora sul colore della pelle dei nostri atleti. Sono italiani esattamente come noi, anzi molti di loro provengono da famiglie orgogliosamente italiane, perché la cittadinanza è stata una conquista, non un diritto scontato di nascita. Impariamo a rispettare le persone, usciamo dal provincialismo dei giudizi, lavoriamo per creare una società migliore. E non perdiamo tempo in inutili sfumature di colore….
Untaggable
Esagerata, irrequieta, a tratti anche incosciente. Da una vita mi sento rinfacciare tutto questo. Eppure se così non fossi, chi correrebbe senza sosta per aiutare tutti? Perché ci sono sempre due pesi e due misure, ahimè.
E comunque…
Esagerata, ma certo!
Irrequieta, pure
Incosciente in verità no, mai sazia di esperienze, questo si
Perché la vita è una, ho da tempo passato “il mezzo del cammin”….ci manca pure che tiri i remi in barca.
Rassegnatevi, non succederà mai
In fondo, vi piaccio proprio per questo 😉
Memo
Ogni lasciata è persa
Stanca
Non sono mai stata così stanca.
E non intendo fisicamente.
Stanca di dover essere sempre disponibile per tutti
Stanca di sopportare in silenzio
Stanca di essere educata, corretta, precisa, carina, sorridente
Stanca delle promesse degli altri, mai mantenute
Stanca
Oltre il limite
Con un fanculo in canna represso da troppo tempo
Ho bisogno di silenzio
Di spazi per me
Di rispondere solo ai miei bisogni
Di non dovermi fare carico degli altri
Almeno per due settimane
Queste sarebbero ferie
Ma so che non avverrà, e la colpa è solo la mia…Cristina per favore puoi..? Ma certo. Cristina disturbo? Ma no figurati…Cristina scusa se chiedo ma se non lo fai tu…
Ecco
Tregua
Cios
Basta
Fino a fine mese
Ce la fate?!?
Overthinking
I primi giorni di relax sono inevitabilmente giorni riflessivi. Capita sempre così. Faccio i conti con un anno, anzi due, molto impegnativi, sia a livello fisico che psicologico e sto cercando di mettere in fila tutto. Ho chiuso un capitolo e non so cosa succederà nel prossimo. Affascinante e pauroso allo stesso tempo. L’incognita del futuro. Tempo sabbatico. Meglio aprire un prosecco, brindiamo?
Ogni attimo conta
Godete ogni attimo perché davvero tutto è appeso a un filo. Respirate la bellezza del creato e lasciate a casa il telefono ogni tanto, per dedicarvi solo alla natura e alla sua magia. Non date nulla per scontato, ma siate felici di ogni traguardo, per quanto piccolo possa essere. Siate felici della vostra vita, cercate di migliorarvi ma imparate a godere di ciò che siete. Curate l’anima perché il corpo sfiorisce, mentre il cervello vi darà sempre grandi soddisfazioni. Amate senza freni e non abbiate mai paura di dire e mostrare ciò che provate. Buona notte ❤️
Maturità
Io le polemiche sui fiori e sulle bottiglie di spumante fuori da scuola dopo la maturità non le capisco. Con tutto quello di cui abbiamo da discutere in un mondo bislacco, ora si trova da ridire anche su un bel gesto. E poi, a rimarcare il fatto che i genitori aspettino i figli fuori dalla maturità mentre un tempo non era così. E allora? A me avrebbe fatto piacere ricevere un mazzo di fiori fuori dal portone dopo il mio orale e anche una bella innaffiata con le bollicine. Mi avrebbe fatto piacere un video, per vedere la mia faccia e ricordare meglio quel momento, ma non c’erano i cellulari. Sono andata all’esame in treno da sola e da sola sono tornata. Allora era così. Ma sarebbe stato bellissimo essere circondata da tanta gente. Calore, amore, amicizia, partecipazione. Cosa disturba in tutto questo? Godetevi fiori e abbracci ragazzi, mille foto e video, e i bacchettoni stiano zitti. Che sto mondo non merita la bellezza, perché sembra nutrirsi solo di brutte cose, invidia e tante menate!
Cambiamenti
Oggi si è concluso il lungo percorso scolastico dei miei figli. Nido, materna, primaria, medie, superiori. Fine. Maturità per il piccolo di casa e abbiamo detto basta alla routine della scuola alla mattina. Certo, c’è l’università. Il grande ha già iniziata, l’altro partirà, ma l’università ha altri ritmi, tempi, modi. Sono grandi. Mannaggia. Sembra ieri che li salutavo nel loro grembiulino blu e la cartella più grande di loro. Puff, un attimo e sono grandi. I nostri ragazzi. Vivo per loro da quando sono nati, ho messo da parte ambizioni di lavoro e velleità personali, serate con le amiche e vacanze folli. E li ho messi al centro. Per venti anni. Adesso tutto diverso. Come è giusto che sia. E il senso di questa vita devo tornare a trovarlo in me.