Tutti gli articoli di

wp_2170241

Mostra 232 Risultato(i)
Senza categoria

Editoriale

Il mio editoriale su La Lomellina di oggi, 1 marzo

Ho la brutta abitudine di andare a fondo dei problemi e di non lasciare mai nulla di intentato. Sono insomma una di quelle persone che non mollano finché non hanno capito, sviscerato e possibilmente risolto la questione. Lo faccio nella mia quotidianità e a maggior ragione lo applico al mio lavoro di giornalista, perché credo sia fondamentale andare al nocciolo di ogni questione e cercare sempre di dare voce ad ognuno degli attori delle varie vicende. Non è una via semplice, va detto, non lo è per nulla.

Molto più facile sarebbe scrivere giusto come la penso, il mio punto di vista, ma deontologicamente mi piace muovermi come farei in una specie di esperimento scientifico: situazione, reagenti, pro e contro, conclusioni. Il tutto ovviamente filtrato dal mio modo di vedere la realtà, perché non potrebbe essere altrimenti, in fondo è quello che facciamo tutti, ogni giorno. Io sono una giornalista e tra i miei compiti vi è quello di raccontare la realtà, così come io la colgo nel suo dipanarsi davanti ai miei occhi. Non credo a chi parla di obiettività dell’informazione, salvo si tratti di dati vitali. Ogni cosa che noi raccontiamo, fin da bambini, è determinata dal nostro punto di vista. Sempre. Ipocrita chi dice il contrario. Vero è anche che si deve sempre rispettare il punto di vista altrui e magari darne anche conto, per una correttezza verso i lettori che è per me un faro imprescindibile. Gaetano Salvemini, politico e storico di altissimo livello, scriveva “Noi non possiamo essere imparziali. Possiamo essere soltanto intellettualmente onesti, cioè renderci conto delle nostre passioni, tenerci in guardia contro di esse e mettere in guardia i nostri lettori contro i pericoli della nostra parzialità. L’imparzialità è un sogno, la probità un dovere“. Onestà intellettuale che mi spinge però anche nella continua direzione di mettere a nudo ciò che non funziona, perché io credo che il giornalista debba sempre mettere in luce “l’anello che non tiene” di montaliana memoria, che debba infilare il dito nella piaga e rigirarlo, perché solo tirando fuori i problemi questi potranno (forse) essere risolti. E visto che, come dicevo in apertura, sono una che va a fondo di tutto, il dito nella piaga non intendo toglierlo. Non è dicendo che tutto va bene che si migliora la nostra vita, è un’illusione che dura il tempo di un battito d’ali e che svaluta anche l’intelligenza di chi legge, cosa per me inconcepibile. Mi piace il confronto e apprezzo particolarmente chi non vi si sottrae, perché è uno dei modi migliori per generare idee e nuove prospettive, senza le quali ci fermeremmo in un pantano senza futuro. E non immaginate nemmeno quanto sia difficile avere questi confronti, quanti messaggi senza risposta, quante telefonate cadute nel vuoto senza riscontro, quante ore perse a rincorrere solo per una battuta, solo in fondo per dare seguito a quel disperato tentativo di probità intellettuale. Noi giornalisti siamo descritti spesso come rompiscatole, certo che lo siamo, se vai a fondo questo accade di conseguenza, ma talvolta la nostra supposta petulanza è l’esito scontato di un’assenza di risposte che porterebbero via il tempo di un caffè. Comunque non mollo, ve lo ripeto per la terza volta, così, come San Pietro ma, a differenza sua, non per rinnegare qualche cosa, ma per sottoscrivere nuovamente quanto fatto in questi mesi. Sempre con un solo fine. Informare, con onestà, in nostri lettori.

Mi piace

Commenta

Condividi

Senza categoria

Scrivere

Negli anni ho scoperto che ciò che amo di più è scrivere. Raccontare le storie della gente. Ricreare ambienti e situazioni. Costruire testi che possano essere come cineprese. E poi ovviamente leggere, di tutto, per conoscere, approfondire, viaggiare. Posso passare ore seduta davanti a un pc (io, che non so stare ferma….) dimenticando di bere, mangiare, andare in bagno. Perché in quei momenti io non sono lì, alla scrivania, ma altrove. Con i miei personaggi, nelle loro vite, tra le loro passioni. Ecco. Questo è ciò che vorrei fare senza fine. E che farò. Perché scrivere è un vizio che non voglio smettere mai ❤️

Senza categoria

Passione

Lo ascolto parlare e vorrei non smettesse mai. Perché mi piace cosa racconta. Come lo racconta. Sento la sua passione, che è anche la mia. Una passione che non deve mai mancare, altrimenti la vita diventa una salita troppo faticosa. E allora basta menate. Basta incazzature, stress, ansie. Basta. Solo passione. Per questa vita che è una chance unica, senza appello ❤️

Senza categoria

Verità

Dimmi la verità. Anche se fa male, anche se non è quello che voglio sentire. Non sopporto chi mente e pensa che io non me ne accorga. Diretti, sinceri, come un destro che arriva forte nello stomaco. La verità piace a poche persone, perché le bugie sono facili, mentre la verità è complicata. Le bugie sono belle, la verità non sempre. Eppure io ti chiedo di dirmi sempre la verità, che non so vivere senza. Non so mentire, te ne accorgeresti subito, non amo i filtri, le maschere, i mezzi toni. Fallo anche tu e il mondo sarà più bello ❤️

Senza categoria

Leggerezza

L’autoironia salverà il mondo, dicono. Di sicuro salverà me stessa dalle inutili seghe mentali che la vita ogni giorno propone. Se c’è una cosa che ho imparato è relativizzare situazioni e persone, cercando ogni volta di dare il giusto peso a ciò che accade. Per farlo ho fatto una personalissima graduatoria delle mie priorità. Prima di tutto la famiglia. Sempre e comunque. Perché il nido resta il luogo fondamentale da cui trarre energia, calore, forza e con cui condividere tutto. Senza di quello, ogni successo vale per me la metà. Poi lo sport e il lavoro, a pari merito. Perchè senza movimento la mia mente non lavora e le idee si fanno meno chiare. Poi tutto il resto. Dopo. In ordine di tempo e di importanza. E, a governare tutto, la capacità di planare sul reale con il sorriso consapevole che siamo di passaggio e che a farsi il sangue amaro di guadagna solo in inutili malesseri. Leggerezza, oh yes ❤️

Senza categoria

Buoni propositi

Buoni propositi. Ritornello annuale a cui quest’anno mi sottraggo volentieri. Del mio meglio lo faccio sempre e se dovessi seguire il cuore butterei tutto per aria e mi dedicherei solo a chi amo e a viaggiare. Leggere. Studiare. Visitare musei in modo bulimico. Imparare una nuova lingua. Conoscere persone. Crescere nello spirito. Approfondire religioni che non conosco. Provare nuovi cibi. Regalare a chi non ha solo per avere in regalo sorrisi veri. Lo farò lo stesso, anche se l’ancora che mi lega al quotidiano non posso ancora levarla. Ma se dovessi mollare tutto, non sorprendetevi. Seguo solo la mia natura da Alex Supertramp. 😘

Senza categoria

6 gennaio 2023

Da una settimana ho spento l’interruttore dei social o almeno ho fatto di tutto per disconettermi. Complice la montagna davanti a casa che scherma qualunque segnale (tranne la Rai e radio Maria ovviamente, che arrivano anche nel deserto) da ben otto giorni vivo come negli anni ‘90. Telefonate invece di whatsapp, giornale di carta anziché online, telegiornale invece di Facebook. Fantastico. Se non fosse che sono una giornalista e che senza rete non riesco a lavorare, opterei per un 2023 a-social e molto sociale. Se ve lo state chiedendo, vi scrivo al momento da una zona più connessa all’etere, mentre passeggio lungo il Sesia, in totale relax con il mondo. Domani tutto finirà e si ripartirà con il delirio. Ma oggi fermo immagine così. Peace and love. Che noi befane abbiamo bisogno di ricaricare le batterie ogni tanto, che camminare sul tacco 12 a cento all’ora talvolta stanca 🤪

Senza categoria

5 gennaio 2022

Iniziamo da qui. Anzi ricominciamo da qui. Da Passo Salati a 3mila metri di altitudine. Con gli sci ai piedi, insieme alla mia famiglia. Praticamente il mio paradiso. Che se potessi rinascere farei d’inverno il maestro di sci e d’estate la guida alpina, ovviamente con viaggi frequenti in giro per il mondo 🤪. Ricominciamo dicevo, che la Colli è stata zitta per un po’ ma il lupo perde il pelo ma non il vizio. Ci vediamo qui, ogni giorno, nel mio diario misura tacco 12. ci sarete vero?!