Ci sono fatti che lasciano senza parole e che sfuggono alla lucidità di una valutazione. Il bimbo dimenticato in auto a Catania dal papà è uno di quelli. Non so voi, ma a me risulta difficile esprimere ciò che ho provato nel sentire questa notizia. Incredulità, sconcerto, timore. Sí, anche timore. Perchè sono uno di quei genitori sempre impegnati in mille cose, che cerca di far quadrare tutto, incastrando mille impegni, utilizzando i tempi morti in auto per telefonate varie, l’attesa dei figli fuori da scuola per la mail che mancava, la mente sempre al lavoro, mai in pausa. E questo non va bene. È questo che determina poi casi limite come questo, assurdi, ma causati da una società che chiede troppo e a cui diamo troppo. Non siamo Superman, non lo è questo papà che pagherà per tutta la vita un dolore che nessuno di noi ha il diritto di fargli pesare, un dolore senza fine, senza senso. Non giudichiamolo, ma cerchiamo di rallentare. Di vivere il presente, hic et nunc, con attenzione a chi ci sta vicino, evitando che mille altre cose rubino la nostra mente. E preghiamo, per quel bimbo, per il suo papà e per la sua mamma. Esseri umani in un mondo in corsa. Come noi.
#catania