Io al Covo ci andavo. Il Covo di Santa. E quale se no? Che per i non addetti alla movida del Tigullio è il Covo di Santa Margherita Ligure. Ci andavo quando ero una ragazza e soprattutto quando trovavo il passaggio. Trascorrevo le vacanze poco lontano, a Sestri Levante, e le mie serate in discoteca erano alla Piscina dei Castelli o allo Schooner. Parliamo di una relativa preistoria, gli anni ‘90. Il Covo di Santa era un posto un po’ per fighetti, lo stesso nome va pronunciato con quella cadenza da “mi consenta” che sa di Rolex, macchinone, tiriamocela che tanto possiamo. Ecco, a me non sono mai piaciuti i fighetti, mai fatto effetto il tipo montato, ma il Covo era bello, c’era tanta gente, d’estate, si ballava, si prendevano le prime ciuche, insomma “sapore di sale” in versione Tigullio. Ho pure visto un concerto di Baglioni al Covo, lì, a cantare questo piccolo grande amore in riva al mare. Vedere le foto oggi mi dá i brividi. Lo ricostruiranno, certo. Ma in questo momento è come se fosse stata spazzata via parte della mia gioventù. Come se mancasse un pezzo al puzzle del mio passato. E sono triste.