Tutti gli anni la stessa ipocrisia. Quella delle case di moda, che promettono che non faranno più sfilare modelle troppo magre. Che prendono posizioni in cui non solo non credono, ma che poi anche smentiscono, scegliendo ragazze che chiaramente sono sottopeso e che propongono canoni di bellezza sbagliati. Scorrendo le fotografie, mi ha colpito la magrezza di Kaia Gerber, bella, bellissima figlia di Cindy Crawford, ma emblema di tutte quelle giovani modelle senza forme, al limite della malattia, che dominano non solo le passerelle, ma anche i social come Instagram. E a cui le giovani (e anche le meno giovani) guardano come un esempio da seguire, con danni fisici e psicologici in molti casi devastanti. Nel 2018 è inaccettabile. Ridateci le modelle con il fisico della mamma di Kaia. Donna, formosa, bellissima. Fatelo in fretta, perché i disturbi alimentari costruiscono la prima causa di morte per malattia tra le giovani italiane di età compresa tra i 12 e i 25 anni. Terribile vero? Ecco, allora diamoci tutti da fare. Perché quelle gambe e quei volti scavati fanno male al cuore, altroché mettere in evidenza la raffinatezza di un tessuto o di un taglio sartoriale. La moda è prima di tutto bellezza e armonia. Non dimentichiamolo mai.