Non si è mai davvero felici finché non si impara ad accontentarsi. Del lavoro interessante e magari anche ben remunerato, anche se non è quello dei nostri sogni. Dell’amore quotidiano e tranquillizzante, anche se non è Brad Pitt e a volte che noia che barba. Della nostra casetta fatta di ricordi, di angoli familiari e del profumo tutto suo, anche se non ha sauna, piscina e una vetrata sul mare. Di un fisico ancora passabile e in forma, anche se vorresti un sedere immune alla forza di gravità, un vitino da vespa e le braccia senza effetto tendina. Delle rughe che dicono di espressione, che al mattino sono anche passabili e alla sera andrebbero invece stirate con la vaporella. Della vita piena di interessi, contatti, amore, musica, parole, anche se manca sempre qualcosa, quel dannato qualcosa che rende non pienamente soddisfatti. Anche se forse è proprio quello che spinge a inventarsi ogni giorno, a non sedersi, a rinnovarsi. Volli, volli, fortissimamente volli. O Colli, Colli, fortissimamente Colli. E provateci voi ad accontentarvi. Che io, nonostante l’impegno, davvero non ci riesco.