Non sono brava coi numeri. I calcoli mi riescono male e devo usare le dita per fare le somme. Ho una ammirazione immensa per chi ci capisce di partita doppia, di formule ed equazioni. Gli integrali per me saranno sempre cereali e gli angoli tutti gli spigoli di cui è formata la nostra quotidianità. Tutto questo per dire che sono un disastro con le azioni calcolate e le promesse matematiche. Che ci provo da una vita ma nel mio mondo due più due fa sempre tre e tre quarti. E non sono brava neanche a giocare a carte. E neppure a barare un pochino, così, tanto per il gusto di vincere almeno una volta. Che non è vero che l’importante è partecipare, mai sentita frase più antipatica. Così le mie carte le gioco spesso male e di fretta perché sono persa nel mio mondo fatto di lettere e fantasia. Non sono brava con i numeri, no no. Non lo sono con tante cose. Ma in fondo per i sentimenti i numeri non servono, basta la pelle e la sensibilità. E di quella, nel mio mondo, ce ne è tanta, ed è davvero infinita…