Notte. Il pendolo dei vicini di casa batte le tre, poi le tre e mezza, e così via. In strada, qualche auto, chissà dove andrà a quest’ora la domenica notte. Caldo, afa. Il sonno che non arriva, troppo stanca, troppa adrenalina, troppi pensieri. Uno tra tutti, quello scatolone che attende di essere scrutinato. Lì, in un’aula dove fino a pochi giorni fa i bimbi riempivano le pareti della loro voglia di crescere. E insieme a lui, gli altri scatoloni, in cui è rinchiuso il futuro politico di una città. La mia. Ma soprattutto sono rinchiusi i mesi di trattative, incontri, santini, chiacchiere, veleni, sgambetti. Parole, parole, parole. Sono dei vasi di Pandora quegli scatoloni, con dentro tante emozioni, che stasera diventeranno palpabili e ne scateneranno altre. E, invece di dormire, penso a tutta questa esperienza, ma mi sfugge la razionalizzazione. Quella verrà domani, o dopo, con i numeri in mano, che poi sono quelli che contano, solo quelli. Un gruppo di uccellini sulla magnolia ha deciso che sta arrivando il giorno. Mi alzo e provo a riempire la testa con le varie ed eventuali di una mattina qualunque. Ma che qualunque non è. Buon lunedì a tutti ❤️