Oggi è la giornata contro i disturbi del comportamento alimentare. E già il fatto che sia stata istituita una giornata vuol dire che il problema é chiaro a tutti. Che si avverte la necessità di una sensibilizzazione su di un problema che coinvolge sempre più persone. Non solo giovani, non solo donne, ma davvero tanti che sfogano nel cibo un disagio molto profondo.
Che bello che ci sia una giornata ad hoc! Che bello che se ne parli senza tabù! Perché se così fosse stato allora, quando mi sono ammalata io 30 anni fa, bè tutto sarebbe stato più facile. La diagnosi. Le cure. L’accettazione del problema. Invece è stata durissima. Ma ce l’ho fatta. Ho vinto io. Abbiamo vinto noi, anzi. Io e la mia famiglia. E vi assicuro che è una battaglia sanguinosa. Ma se la vinci, sei poi una roccia.
Ti ha spaccato dentro. Ma essere rotti dentro vuol dire potersi ricostruire. Rigenerarsi. Rinascere. Conoscersi.
Un male infido i disturbi del comportamento alimentare. Non sottovalutateli. Non sminuite chi ne soffre. E se siete voi a provare il disagio, chiedete aiuto. Da soli non se ne esce. Non abbiate paura di essere deboli. È dalla presa di coscienza della propria debolezza che si diventa forti. Insieme si può fare.
E dopo, bè dopo, sarà bellissimo e nulla vi farà più paura.
Ve lo prometto.