La famiglia italiana che parte per le vacanze non fa i bagagli, trasloca. Per quanto ci si impegni a ridurre tutto all’indispensabile, una volta caricati tutte le valigie, borse, borsine, zainetti, ci si rende conto che il concetto di indispensabile è davvero relativo. Chi parte in aereo ha limiti imposti dalle compagnie, a meno che non voglia pagare la tredicesima per kg di vestiti che non usciranno nemmeno dalla valigia. Litiga per giorni con la bilancia, su la valigia, giù la valigia, in un gioco di riduzione del superfluo che fa sentire tutti un po’ epicurei. Chi parte in treno cerca di viaggiare leggero o perlomeno compattato in valigie, per ovvie ragioni di buon vicinato con gli altri viaggiatori. Tra chi invece parte in auto, distinguiamo diverse categorie. Fermo restando la propensione al trasloco, la gestione del bagaglio segue modalità diverse. Ci sono gli ordinati, tutto riposto in valigie e borsoni, perfino dello stesso colore, il bagagliaio organizzato come un puzzle senza errori, perfetto, bello da vedere e che non crolla nel momento di apertura del portellone posteriore. Abbiamo poi i pratici, borse come capitano, plastica, tela, piccole, grandi, impilate in qualche modo, l’importante è che il portellone si chiuda e ci penseremo all’arrivo. Ecco dunque gli smemorati, che aggiungono cose fino all’ultimo momento, prevalentemente in borse piccole per occupare poco spazio, peccato che siano cinquanta e che all’apertura del bagagliaio cadranno una di qui, una di lá, rovesciando il contenuto in mezzo alla strada e poco importa se era la sorpresa della befana per i figli. La befana quando arriva arriva. In questo trasloco ci sono anche cani, gatti, uccelli, conigli, stipati in un angolino che fa rimpiangere loro l’arca di Noè. E quando tutto é pronto, si parte. Che la vacanza inizia dal viaggio ed è in fondo bello portarsi dietro la casa come tante chioccioline. E pazienza se le strade sono dei colabrodo, se i cantieri allungano a dismisura i tempi del viaggio, se dobbiamo sperare che la carreggiata non ceda all’improvviso, se c’è sempre quello che sbaglia casello e si infila nel Telepass non avendolo, se le partenze intelligenti ci fanno tutti sentire un po’ stupidi, visto che dopo mille calcoli ci troviamo sempre imbottigliati nel traffico. Pazienza. Siamo pur sempre in viaggio e questo, davvero, è quello che conta ❤️