Guardo il Tiggì.
Crisi di governo.
Siccità e caldo estremo.
Scioglimento dei ghiacciai, incendi e cambiamento climatico.
Covid ancora diffuso e altri virus in agguato.
Borse a picco.
Guerra in Ucraina.
Inflazione alle stelle.
E mi fermo qui, che i femminicidi, le risse tra bande, i poveri immigrati che arrivano dal mare, i buchi nelle strade, la droga, la malavita sembrano quasi situazioni normali di fronte al disastro presente.
Mi fermo e penso che resta sempre valido il consiglio epicureo del Λάθε βιώσας, Lathe Biosas, vivi nascosto, che potremmo tradurre (erroneamente ma non troppo) “fatti i cazzi tuoi e campa cent’anni”. In questo momento, lungo ormai diversi anni, i libri, la riflessione, le lunghe passeggiate nella natura, lo studio, le chiacchiere con poche e intime persone, un buon bicchiere di vino (che Epicuro boccerebbe, ma non aveva assistito a tutto lo schifo cui assistiamo noi…) sembrano essere l’unica soluzione.
Spegni tutto e dedicati a te stesso e a chi ami. Dedicati solo a ciò che vale la pena. Lascia perdere il superfluo e concentrati sull’essenziale. Cura anima e corpo per il benessere che ti danno, non per l’apprezzamento che potrebbe derivare da altri. Vivi in silenzio e ascolta. Nessuno lo fa più, in un mondo troppo impegnato a parlare senza chiedersi quale sia poi l’effetto di tanto rumore.