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Buio

Siamo piombati nel buio.
Il cambio dell’ora coincide con il nuovo dpcm, che spegnerà le luci dei bar e dei ristoranti alle 18.
Buio perché non ci saranno i neon dei cinema e dei teatri, silenziosi, freddi, chiusi.
Buio perché ci saranno le vetrine illuminate, ma la gente andrà a casa dopo il lavoro, inutile illudersi che si sostituiscano gli aperitivi con lo shopping.
Buio e silenzio per un mese.
Con le sirene e i lampeggianti delle ambulanze a ricordarci il perché di tutto questo.
Un coprifuoco non apertamente dichiarato, ma in sostanza un coprifuoco. Soprattutto in questi mesi, in cui fare attività all’aria aperta rischia di farti prendere un bel raffreddore. E oggi meglio non prenderlo un raffreddore.
Siamo piombati nel buio e sarà dura stavolta. Penso a tutto il settore della ristorazione, a quello degli spettacoli, alle palestre e alle piscine. Ma anche a tutte le attività non direttamente interessate, perché questa situazione impatterà su tutti noi.
Spero che tutto questo serva a rivedere la luce al più presto. Ad accendere il Natale con meno ricoveri, terapie intensive, persone che stanno male. Perché, se così sarà, allora anche il buio avrà avuto un suo senso 🖤

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Amore in circolo

L’amore che inonda il cuore, che scorre negli arti e che ti piega le labbra in un sorriso senza fine. Anche se stai guidando da sola in auto in una giornata grigia, uggiosa e latrice di pessime notizie. Non vi è mai capitato? A me succede, ogni tanto, forse meno spesso di quanto dovrebbe ed è una sensazione unica. Succede quando improvvisamente mi rendo conto delle belle persone che ho intorno, che ogni giorno con me costruiscono i frammenti di questa vita imprevedibile. Ma anche quando mi rendo conto di come le mie azioni possano far sorridere gli altri. Sapete quando semplicemente aiutate una persona alla cassa del supermercato, o regalate qualcosa di vostro a chi ne ha bisogno, offrite un caffè, telefonate a un’amica in difficoltà? Ecco, questo é amore. Amore che circola nell’aria. Amore che colora i muri. Amore che sopravvive ad ogni virus e che va oltre le polemiche, le invidie, le paure. Fate del bene, piccoli gesti, ma fateli. Far del bene fa bene. E noi abbiamo un terribile bisogno di cose belle, di sentimenti positivi, di sentirci vicini anche se non ci possiamo abbracciare, di amore insomma. Fatelo. E anche voi vi sentirete ad un tratto esplodere dentro, di gioia, passione, serenità. Durerà poco perché la realtà è troppo pesante per sorridere, ma sarà un booster che ci aiuta ad andare avanti e che ci ricorda che siamo uomini e donne e non solo numeri di statistiche. ❤️

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Dida

“Ma io voglio vedere i miei compagni!”
Questa é stata l’esclamazione dei miei figli ieri sera, alla notizia della didattica a distanza per le superiori. E poi silenzio. Tristezza. Rabbia. E via di chat con i compagni che da lunedì in poi vedranno solo attraverso uno schermo. Ne abbiamo parlato, a lungo, ieri sera. Tra un “forse meglio così, almeno non contagiamo la nonna” e un “ma fino a quando?”, alla rassegnazione finale che è così e punto. Perché capiscono motivazioni e necessità, ma accettare è dura, oggi più che nello scorso febbraio. E io sono triste forse più di loro. Perché l’adolescenza è l’età dei baci, abbracci, feste, compagnie, socialità. Che non vanno d’accordo con il virus, lo so. Ma sono una mamma. E vedere che i miei figli perdono aspetti fondamentali della loro crescita mi mette tristezza. Passerà il virus, ma questi mesi per loro non torneranno più. Sedici anni li hai una volta sola e non ci sono storie. Ma loro sono forti, mi dico, e troveranno un modo per superare tutto questo. Io posso solo sorridergli e stringerli forte, non fargli percepire timore e irritazione, insegnargli la resilienza. Anche se mi girano. Si, io, resilientemente incazzata….

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Sopravvivenza

Focalizzatevi su tutto ciò che potete fare in pandemia, invece di continuare a lamentarvi per ciò che non si può o potrà fare. È un sistema di autodifesa, che non risolve il contagio, nè sistema i nostri conti correnti. Per quello ci vogliono medici, economisti, specialisti insomma e, visto che molti di noi non lo sono, lasciamo perdere le teorie complottiste e le polemiche social. Se non vi sta bene ciò che decide chi ci governa, fate la rivoluzione, ma non a parole, scendendo in piazza. Altrimenti continuerete a farvi solo del male e a non risolvere nulla. Per ciò che mi riguarda, visto che nulla posso per cambiare la situazione, cerco un modo per tenere il mio cortisolo basso, le mie endorfine stabili, le mie difese attive. Mangio bene, mi nuovo e cerco di essere propositiva. Non è facile, ci vuole impegno, ma funziona. Alcune regole.
Limitate la consultazione delle notizie a una volta al giorno. Non ascoltate otto tg e dieci radio giornali, evitate i post di polemica Covid. Siate informati ma non ossessionati dal virus.
Visto che non possiamo viaggiare, leggete. La lettura porta lontano pur restando sul divano. Comprate libri e regalatene, sono un tesoro immenso.
Curate la vostra alimentazione e non riempite la dispensa di farina e lieviti. Il sovrappeso abbassa le difese immunitarie e noi dobbiamo invece essere forti. Cogliete l’occasione per sperimentare nuove ricette, informatevi sui valori nutrizionali, coccolatevi con il cibo e anche il buon vino (da acquistare prima delle 18….)
Muovetevi. Come ci sarà permesso. Ma non fermatevi. State all’aria aperta, ammirate la natura, prendete il sole (quando c’é!)
Sognate a occhi aperti ma godete delle piccole cose quotidiane. Siate grati di ogni giorno in salute e fate di tutto per pre devi cura di voi e dei vostri cari.
Amate. Tanto. Fate che chi vi sta intorno percepisca il vostro ottimismo. Contagiateli con il sorriso, vi ringrazieranno.
Scrivete lettere invece che messaggi. Nulla è più emozionante di una busta arrivata all’improvviso.
Vivete amici miei. Vivete. Ora come mai godete l’attimo, senza smettere di pensare a un futuro migliore. Perché ci sarà. Ve lo garantisco ❤️

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Pianzoline

Quando ero una bambina, andavo all’oratorio a Casa Madre, dalle pianzoline. Per chi non fosse della zona, le Suore Pianzoline (il cui vero nome è Suore missionarie dell’Immacolata Regina Pacis) sono una congregazione fondata nel 1919 a Mortara da un sacerdote, il beato padre Francesco Pianzola, per l’assistenza delle lavoratrici, in particolare delle mondine, che allora abbondavano qui in Lomellina e che vivevano situazioni sociali spesso difficili. Un’attività fondamentale, che in un secolo ha reso le nostre suorine una parte viva e presente nella nostra città. Le nostre suorine, sì. Che detto così sembrano piccole donne indifese e invece sono missionarie dalla volontà di ferro, sempre attive, sempre sorridenti. Mi hanno insegnato il punto croce da bambina, in quell’oratorio dove mangiavo le caramelle gommose e che nei miei ricordi ha per questo il sapore di zucchero. Dolce dolce. Ora il Covid é entrato nella casa di riposo delle nostre suorine, anziane, fragili, indifese, ora sì. Tutte contagiate. Alcune sono già volate in cielo. Altre sono in ospedale, un’infermiera mi ha detto che sono nei letti con in mano il rosario, che continuano a pregare, per noi, per loro, per questo mondo malato. Vorrei essere lì, stringere loro la mano, come loro hanno fatto con tante donne, prostitute, immigrate, madri sole. Non si può. Proviamoci con il pensiero. Abbracciamole tutte le nostre suorine e non perdiamo la speranza di un mondo più sereno. Loro non l’hanno mai persa ❤️

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Sognare

Continuate a sognare. Fatelo con impegno, senza stancarvi, senza farvi influenzare dal clima pesante di questo periodo. Sedetevi, prendete un foglio e scrivete i vostri progetti, anche quelli più difficili da portare a termine. Fate l’elenco di tutto ciò che di bello avete oggi nella vostra vita, un bacio, una tisana calda, un bel film sul divano sotto la vostra coperta preferita, e ricordatevene ogni volta che vi sembra di andare a fondo. Adesso più che mai dobbiamo credere nel domani, guardare avanti, oltre il presente e sentirci vivi. Assaporate ogni istante e godete della bellezza del creato. Aiutate gli altri, perché il donare è una fonte inesauribile di benessere. Sognate amici miei. Non lasciatevi imbruttire dalla cattiveria e invidia altrui, siate impermeabili alle malelingue e, se piove, sfoggiate l’ombrello più colorato. Non mollate mai!
Vivere è un verbo attivo, non passivo, ricordatelo sempre ❤️
Buon week end