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Balliamo sul mondo

Fa caldo oggi, un caldo afoso che ti appiccica sulla pelle, le goccioline di sudore che colano sotto la maglietta e i capelli che si fanno pesanti sulle spalle. Fa caldo con sta mascherina sul viso, a ricordarmi che è un’estate strana, come se ce ne fosse bisogno, dato il martellamento mediatico sul Covid, che sminuisce qualunque altra notizia. E tutto resta sospeso in attesa dell’autunno. Che succederà? Mah, vedremo. Nel frattempo fai progetti dominati da un “se” che toglie un po’ la voglia di osare. Ti svegli una mattina e decidi che ti sei stancata di questa apatia latente: ti metti al lavoro con entusiasmo, pronta a spaccare il mondo e a fare fruttare queste ore, nel miglior stile imbruttito. Il giorno dopo, invece, tutto il contrario: ma che mi sbatto a fare che poi magari ribloccano tutto e lavoro per niente? E così da mesi. Che per una abituata a progettare con anticipo, per cui il vivi alla giornata è un mantra irraggiungibile, ecco per una come me è davvero dura. Avanti con il paraocchi, anzi con la mascherina, e appello a tutto l’ottimismo di cui sono dotata. Volume della radio a palla, musica a coprire i pensieri, che di silenzio ce n’è stato troppo nei mesi passati. E balliamo sul mondo perchè “Non ti offro grandi cose però quelle lì le avrai
niente case né futuro, né certezze, forse guai
ma se dall’Atlantide all’Everest non c’è posto per noi
guido io in questo tango, ci facciamo posto, dai”
❤️

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