“Ma tu sei forte!” “Ma tu sei una tosta!” Quante volte ce lo siamo sentite ripetere? Con quel sottinteso che possiamo sopportare tutto e superare tutto. Un po’ è colpa nostra, è vero. Perché noi siamo quelle che non chiediamo aiuto, che ci arrangiamo, che pensiamo che i nostri siano problemi da nulla in confronto a quelli degli altri. Sorridiamo sempre, quando dentro abbiamo l’inferno, andiamo avanti, quando vorremmo chiuderci in camera sotto le coperte, ci rialziamo una, dieci, cento volte, da sole. Siamo le donne forti, quelle cosiddette con le palle, espressione che odio con tutto il cuore perché presume una mascolinità che non ci appartiene affatto. Già, forti. Così forti che piangiamo sotto la doccia per non farci vedere. Così forti che piangiamo in auto, con la musica a palla per non sentire il dolore. Così forti che guardiamo il telefono mille volte in attesa di un messaggio, un semplice come stai di un’amica, invece delle mille telefonate e whatsapp di lavoro e di richiesta di aiuto. Noi siamo così. Nemiche di noi stesse e circondate da una corazza che rende più pesante la solitudine. Non siamo forti, no, siamo solo delle testone complicate, che cercano carezze ma non sanno chiederle.