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Mamme e figli

Durante un’escursione in un sito archeologico, mio figlio quindicenne ha esternato il suo disappunto nei confronti di mie pose di fronte all’obbiettivo del cellulare, a suo dire inadeguate alla mia età. Come ogni adolescente che si rispetti, ha usato un linguaggio molto diretto per sottolineare come non sia il caso che mio marito ed io ci divertiamo a fare foto un po’ stupide, perchè non dignitoso. Ecco, non trascrivo le parole esatte, ma in confronto Elena di Troia, tanto per rimanere in tema archeologia, ha ricevuto appellativi più lusinghieri. Premetto che indossavo jeans e maglietta e che davvero le foto erano lontano mille miglia dall’essere trasgressive. Eppure quell’ostentare una stupidità giovanile, quel selfare, chattare, taggare a lui non piace. E ci sta tutta. Quello è in fondo il loro mondo e talvolta noi quarantenni del terzo millennio, che ci sentiamo perennemente sedici anni, dovremmo ricordarci che di anni ne abbiamo un po’ di più. Che ai nostri figli non va di averci come amici. No, no. Loro hanno bisogno di genitori, di autorevolezza, di un punto di confronto. Complici sì, ma ad un livello diverso. Poi, quando cresceranno, tutto si ripianerà. Ma un adolescente, maschio per di più, non amerà mai che la mamma si proponga come una gnocca da discoteca, per di più sui social, dove anche i suoi amici possano eventualmente fare apprezzamenti. Vi dirò che questo episodio, banale in effetti, mi ha fatto riflettere molto e ho apprezzato che lui abbia esternato, piuttosto che covare dentro un disagio. Credo dovremmo rifletterci tutti, in una realtà fluida e in cui tutti vedono tutto. Cosa ne dite?

(1) Commento

  1. Giorgiopaola1@libero.it dice:

    Pur non avendo figli sono certo che spesso vedono quello che spesso non vediamo

    ⁣Inviato da TypeApp ​

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