Caro Gesù Bambino,
sei pronto a nascere? Sei proprio sicuro di volerlo fare? Sicuro sicuro sicuro?
Perché, vedi, questo mondo è un gran casino. Non si capisce più verso che cosa sta correndo. Chi decide. Chi fa. Quali sono i prossimi traguardi.
Ti guardi intorno e vedi gente che si scatta selfie sul water e persone in visibilio davanti alla foto di un piatto di insalata pubblicato da uno sconosciuto dall’altra parte del mondo.
L’economia? Bah. Mai capito nulla io, ora poi tra spread, manovre, retromarce, manovrine, cavilli, lasciamo stare.
La politica? Eh. Ai tuoi tempi c’erano i romani che vi rompevano le scatole ma almeno si capiva chi comandava e chi era comandato. Adesso sembra il gioco della sedia mancante: parte l’inno d’Italia e, allo stop, chi non ha la cadrega esce e bon. Poi c’è quello che bara e balla con la sedia sotto al sedere così è sempre pronto, ma si sa, siamo in Italia, il fugno è mestiere.
La natura? Oh Gesù Bambino, la nostra natura. Stiamo rovinando tutto e tra un po’ cresceranno le palme al polo nord e il tuo vicario Babbo Natale arriverà sui cammelli.
La cultura, le scienze, il sapere? Non pervenuti.
Ecco Gesù, sei sicuro di voler rischiare una broncopolmonite per venire al mondo in una grotta? A questo punto ti consiglio un hotel 5 stelle con tanto di storia su Instagram: Maria con la piega fresca anche dopo il travaglio, Giuseppe hipster con la barba lunga che ti filma, il bue e l’asinello della Thun con l’hastag advertising, i pastorelli tenuti a bada dalle forze dell’ordine, che da quando si è postato che saresti stato lí, sono accorsi da tutto il mondo; poi arriveranno gli ospiti dall’estero, i divi hollywoodiani, e ti porteranno nuovi superfood, l’ultimo iPhone e oro, che quello, si sa, non passa mai di moda (soprattutto in patacconi da polso e in catenone).
Insomma. Pensaci. Io spero che tu comunque decida di nascere ancora. Semplice e rasserenante. Pieno di speranza. Perché questo mondo bislacco ha più che mai bisogno di cose vere, tangibili, importanti. Quali? Un abbraccio, un bacio, una carezza, una mano tesa ad aiutare, una risata tra una chiacchiera e un’altra, una passeggiata nella natura. E poi tanta fiducia. Che domani sarà un giorno migliore. Perché lo sarà, vero Gesù Bambino?