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Lettere anonime

Anni fa ho ricevuto una lettera anonima. Parlava di un presunto tradimento di mio marito. Arrivava in un momento molto difficile e doloroso della nostra vita, in cui un lutto aveva spazzato via tutte le certezze. Non ho creduto neanche per un secondo a ciò che vi era scritto, non perché sia immune da dubbi, ma perché ciò che era raccontato non corrispondeva per nulla all’uomo che mi era accanto da tanti anni. Ho fatto le mie indagini, le mie verifiche e di quelle parole mi è rimasta addosso solo l’amarezza di un gesto, che denotava cattiveria e anche una certa crudeltà. Dopo un paio di mesi, ne è arrivata un’altra, stesso tenore, stesse parole, che sottolineavano l’amicizia di vecchia data nei miei confronti, parlavano dei miei figli, si addentravano senza diritto nella mia vita. Non ho creduto neanche a questa, perché un amico le cose te le dice in faccia e non invia lettere anonime. Questo episodio mi ha fatto molto male. Perché era gratuito. Perché metteva in luce la malevolenza della gente. Perché cercava di mettere zizzania in una coppia come tante, che cerca di superare le difficoltà dandosi la mano e che non chiede mai nulla a nessuno. Perchè voleva dire che da qualche parte c’era qualcuno che mi voleva male a tal punto da tentare di distruggere la cosa più bella che ho, la mia famiglia. Mi sono anche detta che la colpa era la mia. Che forse sarebbe meglio vivere in disparte, senza mettere in luce le proprie debolezze, senza essere così visibile. Epicuro diceva lathe biosas, vivi nascosto, per evitare i mali della vita. Ecco, forse dovremmo fare così? Perché esporsi vuol dire attirare anche tanta cattiveria. Anche se non capisco perché. Queste lettere sono arrivate dieci anni fa ma sono ancora nel mio cassetto. A ricordarmi quanto può far male agli altri la nostra felicità. Allora non avevo neanche Facebook, chissà ora che ho raccontato a tutti la mia adolescenza, i miei sogni, chissà ora quante lettere pronte alla spedizione ci sono. Dovrei forse chiudermi nel mio bozzolo e lasciare perdere tutta sta sovraesposizione. Ci penso spesso, tutti i giorni praticamente. Per proteggere la mia famiglia, me stessa, ciò che ho costruito con tanta fatica. Forse lo farò, un giorno. Resta l’amarezza e la delusione. Per un mondo in cui i buoni sentimenti danno fastidio e si osannano le tragedie. Nascondetevi voi, che dietro lo schermo dite di tutto e davanti abbassate lo sguardo. Nascondetevi voi, che avete qualche cosa da nascondere. Io non ho rubato, nè ucciso, nè truffato nessuno. Vivo apertamente ciò che sono e sono brava a fare male solo a me stessa. Odio i pettegolezzi e i giudizi sugli altri, guardo il mio culo e non quello di chi mi sta accanto, cado e mi rialzo senza la mano di nessuno. Se questo non piace, pazienza. Nascondetevi voi, io voglio la luce.

(1) Commento

  1. Sono persone infime e di basso livello di etica e morale. Persone da non conoscere e lasciarsele alle spalle. Vai avanti e dimentica, non c’è dolore dove nessuno ti può colpire. 😘😘😘

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