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Scuole superiori

Sei diventato grande ma sei sempre lo stesso. Distratto, complicato, curioso. Il mio bambino. Ti ho desiderato più di ogni altra cosa e sono rinata con te. Con i tuoi piedoni lunghi, i tuoi riccioli, il tuo fisico così simile a quello dell’uomo che amo da sempre. Eri un bambino speciale, sei un ragazzo unico. Particolare. Un angelo rock, che vuol fare il duro ma che ha gli occhioni grandi e sinceri, che fin da piccoli erano incapaci di mentirmi. E oggi inizi un nuovo percorso. Difficile. Ma io so che ti piacerà. Perché per te il sapere è vitale, perché devi sempre scoprire cose nuove, perché il passato è davvero luce per il presente. Non mi sono mai commossa. Non all’asilo, non alle elementari, neanche alle medie. Ma stamattina ho il magone delle grandi occasioni. Perché salirai su quel treno e rivedrò me stessa. Perché siamo così simili tu ed io e non è un complimento. Perché ti siederai sulle sedie su cui mi sono seduta io, inseguendo le gesta degli eroi antichi, studiando una cultura, quella classica, su cui ho fondato la mia vita. E noi, che già ci capiamo con uno sguardo, ci capiremo ancora di più. Io sarò sempre qui. A guardarti, da lontano, senza perderti di vista ma senza farmi vedere, come vuoi tu. Vai piccolo gigante del mio cuore, vivi, impara, sorridi.

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