11 settembre. Sono passati 17 anni ma ognuno di noi si ricorda perfettamente dov’era e cosa stava facendo in quel momento. Io ero in giro per una commissione e, rientrata in ufficio, avevo trovato la mia collega attonita davanti allo schermo. Sembrava uno scherzo. Anzi, in un primo momento, ho pensato fosse il trailer di un filmone americano alla Indipendence Day. E invece no. Le ore successive sono state un susseguirsi di immagini, resoconti, articoli di giornale, testimonianze. Ci siamo ritrovati tutti ai piedi del World Trade Center, pieni di polvere, detriti. Increduli. A chiederci perché. Come fosse possibile. Poi la vita è ripresa e purtroppo ci sono stati altri attentati in questi anni, così tanti che l’ennesima notizia ci turba meno di quello che dovrebbe. L’11 settembre ho deciso che non avrei mai rinviato a domani quello che potevo fare oggi. Che avrei viaggiato il più possibile per conoscere il mondo. Che avrei messo al mondo figli a cui spiegare che l’amore non conosce la violenza, a partire dal quotidiano. Che non mi sarei fatta fermare da chi voleva limitare la mia libertà, anche se avevo paura, anche se ne ho ancora, quando sento di furgoni che travolgono la folla. Che avrei cantato, riso, vissuto ogni attimo con tutta l’intensità di cui ero capace. Che avrei detto ti amo, ti voglio bene, grazie, vaffanculo, scusa senza lasciare situazioni sospese, perché la vita è ora, non domani. Non dimentichiamo mai l’11 settembre. Sarebbe come scordare da dove ha origine il nostro mondo. E questo, davvero, non possiamo permettercelo.
È stata un’esperienza forte per tutti noi. Mai perdere L’attimo, ma viverlo fino in fondo ❤️💕💗