Innamorata. Come un’adolescente. Come quando riempivo il mio diario di cuoricini, foto, adesivi, scritte e diventava così alto da doverlo chiudere poi con un nastro. Come quando batteva forte forte il cuore se incrociavo il suo sguardo all’intervallo o se mi diceva “ciao”. Innamorata come solo nei primi amori si può essere, in quel misto di paura ed emozione che riempie anima, cervello, pensieri. La voglia di stare sempre insieme, di condividere ogni istante. Di nuovo. Innamorata di chi amo da più di vent’anni. Dell’uomo che mi sta accanto, con cui ho costruito una famiglia, con cui divido letto, bagno, televisore, armadi. E non sono cose da poco. Di lui, che ormai davo un po’ per scontato, come tanti gesti quotidiani che la routine rende banali. Bacio. Buongiorno. Ti voglio bene. Notte. Innamorata. Di nuovo. Senza un perché. O forse perché con il tempo realizzi davvero chi hai vicino, di quale pasta è fatto, cosa avete costruito, chi siete insieme. E capisci che tutto ciò che hai realizzato in più di metà della tua vita lo hai fatto con lui accanto. Che se sei quella che sei è perché c’era lui. Perché l’amore ci cambia. Per forza. L’amore è un passo a due di ballerini che devono per forza conoscere i movimenti dell’altro e adeguare i propri di conseguenza per dare origine ad una danza armonica. Senza pestarsi i piedi. Lasciando il giusto spazio e a volte stringendosi senza respiro, come in un tango infuocato. Così noi danziamo insieme e io non sono più la stessa, e tu non sei più lo stesso. Ma mi piace cosa sono io e cosa sei tu. E mi piace soprattutto cosa siamo noi. Così mi sono trovata pazzamente innamorata di te. Guardarti e pensare “ma quanto è figo”. Sentire il batticuore se cammini accanto a me. Scriverti messaggini e nasconderli nell’agenda del lavoro. Pensare a te. Spesso. A lungo. Ancora. Dopo una vita insieme. Gelosa pure, ma senza darlo a vedere che mi prendi in giro. Innamorata. Di nuovo. Oggi mi sento una ragazzina e, forse, nel mio cuore, davvero lo sono.