Mercoledì e già il frigo piange. Devo capire perché il sabato sembra scoppiare e nel giro di tre giorni ha più eco che nelle valli del Trentino. Così stasera mi toccherà pure l’ennesima spesa. Ma quanto tempo perdiamo tra scaffali, banchi frigo ibernanti, code alle casse con l’immancabile signore che “ho solo la carta igienica posso passare?”, indeciso davanti a noi che decide all’ultimo che le brioche le vuole al cioccolato e ferma il traffico più che nel l’esodo estivo? E quelli che leggono tutte le etichette e si fermano in mezzo ai corridoi? Soluzione possibile, la spesa online. Ma comperare senza toccare non mi riesce ancora. Vecchia scuola la mia. Carrello, soldino, sacchetto, bagagliaio, spalle, bicipiti, e tricipiti allenati anche questa sera, che la lista ha due cose e torno con venti. E se va bene sabato siamo da capo. Se va bene 😉