Ho passato una vita a sentirmi inadeguata. Le mie amiche avevano sempre qualche cosa in più di me. Più altezza, più fidanzati, più simpatia, più tette, più fascino, più più. E io annaspavo. Non le invidiavo, quello no, perché l’invidia non me l’hanno data in dotazione di serie, ma le ammiravo. Cercavo di imitarle. Mi interrogavo tutte le sere che cosa ci fosse in me che non andava. Perché non ero mai la migliore amica di nessuno. Perché venivo costantemente mollata dopo poco dal moroso di turno che avevo convinto a fatica ad uscire con me. E visto che sono una da mille seghe mentali cercavo di capire quale fosse il modo per essere come loro. Eppure mi vestivo alla moda. Ero studiosa ma perché mi piaceva e passavo i compiti a tutti. Ero piccolina ma mica male, nonostante quei ricci che odiavo in un momento in cui andavano i capelli lisci lisci. Ero complicata, sì, tanto ma con me stessa, non con gli altri. Mi sentivo lo stesso a disagio. In difetto. Anche se viaggiavo un sacco. Anche se grazie ai miei genitori mi confrontavo con persone da ogni parte del mondo. Anche se ero felice. È andata avanti tanti anni questa cosa del disagio. E infatti sono davvero poche le persone con cui ho un legame forte. Poi l’età mi ha insegnato a fregarmene. Ho imparato a stare da sola. Ho incominciato ad accettarmi per come sono. Anche se convivere con me stessa vi assicuro che non è facile. Ci litigo almeno una volta al giorno come con il più esigente degli amanti. Perché sono impulsiva, intransigente, perfezionista, insicura, ed è spesso un gran casino. Oggi però mi guardo e penso che mi vado bene così. Che ho fatto davvero tanta strada e che mi sono rialzata tante volte, sempre più forte. Che non sarò mai come le mie amiche da ragazza ma sarò io, Lacolli. E almeno non dovrò fare fatica ad esserlo. Che la vita è già così dura e non vale la pena di fingere di essere altro. Sono convinta che essere sè stessi sia la più alta forma di libertà in una società in cui la finzione è diventata abitudine. Per cui vi chiedo scusa per il carattere ma prendere o lasciare, così è se vi pare 😉