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Titoli di coda

Le storie d’amore hanno spesso dei titoli di coda lunghissimi. Sapete che le cose non funzionano più. La passione è venuta meno. Quelle giornate bellissime trascorse a cercarsi non ci sono più. Siete lontani, anche se dividete lo stesso letto. L’amore eterno che vi siete giurati è un buongiorno distratto e una buonanotte scontata. Quello che era fermento, eccitazione, voglia è diventato abitudine. E nulla distrugge più i sentimenti dell’abitudine. Tutti i sentimenti, non solo l’amore. Eppure, anche se senti che siete un pallido ricordo di quello che eravate, stai lì. Aspetti. Che si torni indietro. Che il fuoco riprenda vigore. Che tutto torni come prima. Provi ad affrontare il discorso. Provi a cambiare. E per un po’ tutto decolla, o sembra. Ma se tu cambi ritrovi lui, forse, ma perdi te stessa. E i conti alla lunga non tornano. Tieni duro, hai investito troppo in quella storia, sarebbe un fallimento, per te, per voi. Se ci sono dei figli poi i titoli di coda giustamente possono durare anni. Perché loro vengono prima di tutto e fa niente se tu non sei felice. I titoli di coda. Gli uomini li adorano. Loro non prendono mai la decisione finale, perché riescono a stare benissimo nel limbo, nella pace sicura della quotidianità, e al massimo fanno incursioni in altri cuori, senza particolari tormenti. Le donne no. Sono logorate dai titoli di coda e il rischio più grande è che smarriscano la favola che hanno vissuto. Perché è stato bellissimo. È stata una favola. E a un certo punto va bene anche che finisca. Allora alzatevi dalla poltroncina e uscite dal cinema che ha appena proiettato la vostra splendida storia d’amore, non state lì immobili davanti a uno schermo ormai nero in cui trascorrono nomi e segni per voi vuoti di senso. Uscite e dite basta. Vi mancherà. L’abitudine manca. Crea vuoto. Ma i vuoti sono contenitori fantastici da riempire con vita nuova. Siate coraggiose. Farà male ma mai quanto perdere il ricordo di ciò che è stato. I titoli di coda portano recriminazioni, discussioni, malessere. Lasciateli perdere. Vivete e sorridete. Siate voi stesse. Sempre. E non abbiate paura. Mai.

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