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Dignitas

Ci innamoriamo senza un motivo preciso. Succede. Così, per caso. Per il tono della voce o per uno sguardo diverso dal solito. Per una frase detta senza pensarci troppo o per un banale scambio di convenevoli. Non lo decidiamo noi. In un mondo che controlla e gestisce tutto i sentimenti sfuggono. Anzi sono dispettosamente ingovernabili, più li ricacci da dove sono venuti più loro si accaniscono. E ci fregano sul più bello, noi, quelli tosti e incorruttibili. Ci ritroviamo a disegnare cuori sui fogli e a cantare a squarciagola Ti amo di Tozzi che neanche a quindici anni. Cosa strana questa dell’amore vero? Appiana le rughe meglio del botox, mette buonumore senza dover usare pastiglie e pastigliette, ci rende più belli senza spendere una lira. Ovviamente con il rischio che al suo venir meno saremo come dei vileda pavimenti appena strizzati. Ma in un mondo che vive per l’oggi perché curarsi del poi? Se mi tonifica anche il sedere senza dover andare in palestra prometto devozione totale a questa cosa che si chiama amore. E se non ci riesce causa forza di gravità bè vorrà dire che mi fiderò lo stesso. Ho letto da qualche parte che vale la pena, purché non si perda mai la dignità. Che amore e dignità devono andare a braccetto, se no è un gioco in cui si perde se stessi. E trovarsi già non è facile, ritrovarsi un’impresa quasi impossibile. 

(1) Commento

  1. […] via Dignitas — lacolli […]

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