Certe mattine ti svegli stanca anche se hai dormito otto ore. Apri gli occhi ed è come se neanche li avessi chiusi. Sono le notti in cui i pensieri si fanno sogni e il cervello continua il suo brusio incessante, tirando fuori dai cassetti tutto ciò che durante il giorno avevi accantonato. Le notti in cui viaggi da New York a Calcutta con il fardello di tutte le emozioni represse, con la valigia dei tuoi dubbi, pesante e ingombrante. E la mattina, sdraiata nel tuo letto, stanchissima e di cattivo umore, non ricordi più nulla di questi giri della mente, ma ne senti addosso la fatica. Poi ti alzi, doccia, colazione e pian piano la notte ti lascia. Esci di casa, iniziano le corse, gli appuntamenti, la vita vera e le paturnie sfumano. Ma nei giorni così devi stare in guardia. Che basta un nulla. E il malessere torna. Che in questi giorni no, sorridere, non sai perché, è un pochino più difficile.