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Il tempo delle mele

Il primo bacio non si scorda mai. È proprio vero. Il mio risale a 28 anni fa. Non sono mai stata precoce, non perché non desiderassi applicare i consigli su dove mettere la lingua che leggevo su “Cioè”, ma perché proprio non c’era nessuno che mi filava. Vabè. Finalmente in quell’inizio estate, proprio alla fine della terza media, qualcuno si era accorto di me. E non era niente male. Non ricordo quasi nulla della storia, solo che lui era davvero carino e che ci eravamo messi insieme a Gardaland. Sciroccato dalle montagne russe, i neuroni tutti arruffati avevano provato interesse per la colli. Ed era stato love. Ovviamente mica era scattato subito il limone duro. Erano altri tempi, quelli in cui prima passeggi fianco a fianco, poi mano nella mano, bacino sulla guancia e tanta dolcezza. Fantastico. Mi viene la pelle d’oca ancora al pensiero di quel ritorno in pullman, io in braccio a lui e la sensazione di essere finalmente normale. Che le mie amiche erano già avanti anni luce. Ma in fondo poco importava. Mano nella mano con lui mi sentivo davvero come il tempo delle mele. E, che ci crediate o no, il mio primo bacio è stato figo come in quel film. Sapete la scena in cui lui le mette le cuffie in testa e parte il lento? Ecco così. Senza le cuffie ok. Ma il lento c’era. Lui non lo sapeva ballare. Come tutti i ragazzi della sua età, della nostra età. Ma poco importava. La lingua non sapeva dove metterla. E neanche io. Ma quando sei in due a volere lo stesso non è difficile trovare la sintonia. E in quella sala rumorosa, con tanti ragazzi che festeggiavano la fine delle medie, l’arrivo dell’estate, le prime birre e le sigarette di nascosto, il mio mondo si è fermato per la prima volta in un’emozione che non scorderò mai. Era l’estate del 1989. Ero una ragazzina. Ma avevo capito una cosa importante. Che due persone che si baciano, davvero, con sentimento, con voglia, per un attimo diventano un’ anima sola e ognuno scrive nel cuore dell’altro. Lo avevo capito allora, lo confermo adesso. Che di convinzioni ne ho poche, ma questa è granitica. E di sicuro la più dolce del mondo. 

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