Sedevo qui. Allo stesso tavolo, nella stessa sedia. Mattina presto, il sole indeciso, fresco ma non troppo. Si sì proprio come oggi. Il mio caffè latte, la brioche, la rassegna stampa, perché la colazione é il mio piacere lento giornaliero e segue un rituale che conforta. Ma a differenza di ora non ero sola, anche se la stanza era vuota. C’era lui con me. Già da otto mesi. Otto mesi in cui dentro di me aveva fatto la rivoluzione: un movimento continuo, una presenza che non potevi eludere, una certezza fin da subito. Con tanta tanta voglia di vivere. E quella mattina sapevamo tutti e due che finalmente ci saremmo conosciuti. Anche se era ancora presto, ma si sa, la pazienza, a casa nostra, è un optional non di serie. E così sei nato. Piccolino ma già determinato, attaccato al seno prima ancora di uscire dalla pancia, il cordone ombelicale che non staccherai mai, perché tu sei la mia cozzetta. 12 anni fa ho conosciuto l’essere più affettuoso del mondo, vivacissimo, mai fermo, curioso, generoso e sempre pronto ad aiutare gli altri, un universo sorridente, un po’ timido, mai prepotente. Il mio Lorenzino. Che questa mattina, appena sveglio, mi ha guardato e mi ha detto “sai mamma che ho ricevuto già un regalo bellissimo?? Gli auguri di mio fratello”. Ecco lui é così. Semplicemente speciale ❤️