È quando non ti arrabbi più che davvero hai gettato la spugna. Quando alzi le spalle e senti che in fondo non ne vale la pena. Che ti sei innervosita così tante volte, buscopan, malox e tutta la chimica necessaria per aiutare il corpo a sbollire. Eppure finché urli, sbatti le porte, litighi, in fondo ami ancora. Ti arrabbi perché ci tieni. Perché vuoi capire. Perché l’altro ti coinvolge a tal punto che i suoi atteggiamenti influiscono sul tuo umore. Poi ad un certo punto non te ne frega più. Forse sei arrivata al limite e oltre. E sei delusa. Perché non è la distanza che allontana, è la delusione. E la delusione non ha più nulla a che vedere con la rabbia. È un sentimento piatto e crudele, meno vitale di una sana incazzatura, senza rimedio. E allora meglio calare il sipario, in una sconfitta deludente, senza applausi, perché quando due esseri umani si allontanano è una partita persa per tutti e due. La vita va avanti e indietro restano solo i ricordi, color seppia, di momenti che sembreranno vissuti da altri, lontani nel tempo, foto di altri noi attori di attimi che in fondo non ci appartengono più.