Eccoli lì, quei cinque minuti. Quelli che non ti aspetti e ti cambiano la giornata. O addirittura la vita. Il treno che perdi e mentre maledici la tua propensione al ritardo sul binario incontri due occhi che rivoluzioneranno i tuoi giorni. L’attesa al passaggio a livello, dai dai, e cinque minuti passano e il lavoro che tanto anelavi te lo ruba chi non si trova di mezzo due rotaie. Cinque minuti che possono essere estasi o delusione, che si sa in cinque minuti puoi volare o precipitare. I miei ultimi cinque minuti sono stati un volo senza paracadute, ma prima di schiantarmi mi sono svegliata e il tramonto era rosa. Cinque minuti e rotti dura Confortambly Numb dei Pink Floyd, la colonna sonora della prima volta e di tutte quelle degne di note. Cinque minuti o meno il tempo di questo post del sabato sera. Che si sa. Puoi spenderli male o bene. Ma se non li vivi saranno comunque cinque minuti persi….