Quelle sere in cui davvero è il divano l’amante migliore. Perché ti fanno male i piedi per la tua ostinazione al tacco 12 anche quando devi fare la maratona di New York, che va bene essere figa ma adesso hai i piedi come due pagnotte e ti dico io quanto sono sexy. Perché non c’è un muscolo del corpo che non reclami, che sfinisciti in palestra, duemila esercizi, che tanto poi ti mangi un sacco famiglia di noccioline tipo Superpippo e hai voglia a fare lo squat. Perché sei stanca, terribilmente stanca. Come Atlante che si porta a spasso sto mondo malato. Stanca nel corpo e nell’animo. Di dire va bene, di sorridere a tutti, di cercare di accontentare tutti e di più, wonder woman che quando toglie il costumino ha solo voglia di un pigiama comodoso, accoccolata a piedi nudi, un buon libro e un bicchiere di rosso. Sul divano. Che da sempre raccoglie tanti pensieri, quelli della notte, quelli che non puoi e non riesci a scrivere, quelli che si nascondono dietro il tacco, i ricci, il sorriso, la vitalità. Quelli che nascono dall’acido lattico nel cuore, troppo sensibile a ogni sollecitazione. Quelli del divano sono ecco, che tante volte mi sono ripromessa di andare subito a letto per sfuggirli. Ma non ci riesco. Sono la mia essenza. Sono il buio che rende così abbagliante la luce dei miei giorni. Sono le lacrime che fanno i miei sorrisi così aperti. Sono lacolli, un puzzle complicato in cui manca comunque sempre un pezzo.
Sempre bello leggerti. Ma credimi anche la poltrona fa il suo effetto