Ho sempre amato Leopardi. Specialmente negli anni del liceo, quando le sue poesie e la sua parabola esistenziale hanno nutrito la mia anima. Quando tutti dicevano che era sfigato, quando il suo pessimismo veniva salutato con scongiuri vari, io lo amavo. Lo amavo perché il suo disagio era il mio. Perché il suo studio matto e disperatissimo era il mio. Perché quel corpo storpio in contrapposizione ad un’anima senza uguali faceva il pari con il rifiuto del mio di corpo, che ha segnato la mia adolescenza e non mi ha permesso di assaporare i cosiddetti anni più belli. Perché anche io ho urlato contro la natura, che ti illude e poi te lo mette in quel posto, io incapace di mostrarmi per quella che ero, nascosta dai miei libri, gli unici in cui trovavo vita sentimenti poesia, che non ero capace di vivere. E poi si cresce, si matura, la solitudine dell’adolescenza è diventata la mia forza, che quando sei sola nel baratro e riesci a risalire non c’é nulla che ti possa fermare. Invincibile. Highlander. Con i versi di Leo nelle tasche del cuore. Perché per sempre il naufragar m’é dolce in questo mare…
È il mio poeta preferito. Ho tutte le sue poesie attaccate ad una parete, ho visitato Recanati.. e poi ti volevo dire un’altra cosa😝 non riesco a smettere di leggere tutte le cose che scrivi perché i tuoi discorsi mi fanno sempre crescere. Il 29 faccio 15 anni e quando spesso ti descrivi da adoloscente mi ci ritrovo troppo. Il fatto che sei stata a sestri, il fatto che i miei gusti musicali sono simili ai tuoi ( o almeno da ciò che hai messo, tipo losing my religion è davvero stupenda) e adesso anche leopardi. Probabilmente potrei perdermi a parlare con te, nonostante gli anni di differenza🙈
Grazie mille. Mi fa un piacere immenso. L’età è un dettaglio a volte, quando il sentire è comune. Un abbraccio
Grazie per la pazienza a leggere la miriade di commenti che ti mando🙈💖