Avrei voluto i capelli lisci e sono una riccia senza speranza. Avrei voluto essere alta e sono tascabile. Avrei voluto avere le tette e la mia seconda scarsa deve tutto a sant’Intimissimi. Avrei voluto essere intonata e rovinerei la hit del secolo alla prima nota. Avrei voluto farmi scivolare i problemi addosso e sono capace di arrovellarmi giorni su un aggettivo o una parola pronunciata con un tono diverso. Avrei voluto essere l’amica che tutti cercano e se non scrivo o chiamo il telefono rimane muto per giorni. Avrei voluto essere indipendente ed egoista e non so stare da sola. Avrei voluto avrei voluto avrei voluto. Come tutti in fondo. Passiamo la vita a cercare di essere altro senza renderci conto di quanto sia fantastico accettarci, così, semplicemente. Finché arriva presto o tardi il momento in cui, guardandoti allo specchio, ti vedi, e ti vai bene. Così. Riccia bassa piatta insicura sensibile testarda. E ti senti incredibilmente bella. E leggera. Come il cielo azzurro di oggi ripulito dall’aria sottile di settembre.