Ombrellone, lettino, bordo piscina in un caldo sabato di luglio. Niente da leggere. Cellulare nella borsa, social anche loro in relax per un po’. Occhi chiusi sotto gli occhiali scuri e davvero voglia di isolarsi dal mondo. E per un po’ ci riesci. Seguendo l’onda di un pensiero che da un paio di giorni rincorri ma nel trambusto del rientro da un lungo viaggio non riesci a portarlo fino in fondo. Capita spesso, una riflessione, un’illuminazione troncata dalla necessità del contingente. A volte non ritorna, e allora la lasci sfuggire perché forse non era così forte da meritare un cassetto della tua mente. Altre volte invece si ripresenta e man mano ne aggiungi un pezzetto, interrotta dalla voce di tuo figlio, dal suono della pentola a pressione che prima o poi davvero esplode, dal telefono che sembra non dare tregua. Eppure non se ne va. E con tutti questi rimandi fai fatica a darle forma, come tutti i lavori portati a termine con continue interruzioni, hanno un che di raffazzonato. E un pensiero non può essere raffazzonato. E allora in questo pomeriggio di apparente tranquillità, cerchi di riprenderlo da dove è iniziato e di portarlo per mano alla sua conclusione. Se una conclusione ce l’ha. E a quel punto arriva la doccia fredda. Inaspettata. Non metaforica. Purtroppo. Sí perché in un caldo pomeriggio di luglio ai tuoi uomini non sembrava giusto lasciarti rosolare al sole in silenzio a fantasticare, pensavano ti sentissi trascurata, accaldata, triste insomma. E allora cosa c’é di meglio di una secchiellata d’acqua corroborante? Alle spalle, che non te l’aspetti, uno shock termico che congela qualunque idea, pensiero, e anche i neuroni residui. Pure quelli omicidi nei confronti dei due mattacchioni che hanno ideato il tutto, perché li vedi ridere così di gusto, così belli che in fondo li ringrazi perché ti hanno rinfrescato. Potere dell’amore, capace di trasformare la sensazione più sgradevole in miele dolcissimo. Che poi il pensiero che ronzava in fondo era questo. Dionisiaca o apollinea? Il cuore o la testa? Sentimento o ragione? Una secchiata d’acqua ha risposto che il cuore, in un modo o nell’altro, la vince sempre…