Dire fare baciare lettera testamento.
Dire, la verità. Sempre. Anche se fa male. Perché di balle è pieno questo mondo e la sensazione di essere costantemente fregati aleggia nell’aria. E allora la controtendenza di essere sinceri é l’arma migliore nei confronti dei furbetti. E non solo. Ammettere la realtà è il coraggio del nostro vivere quotidiano.
Fare, l’amore. Nel senso più ampio del termine. Dare e ricevere amore, accettarlo e diffonderlo. E non è che è domenica e ho la vocazione al pulpito, la fede qui non c’entra nulla. Parlo della gioia di stare insieme, di condividere, di togliersi maschere e orpelli, di essere se stessi con l’altro e di amarsi totalmente. Fare l’amore ogni giorno è l’undicesimo comandamento che sottende tutti gli altri.
Baciare, tanto. I miei bambini, che hanno lo stesso profumo di quando sono nati, così unico e particolare, le guance morbide e lisce, strafogarli di baci, che non sono mai abbastanza. Anche quando loro ti allontanano e ti dicono “eddai mamma, non sono mica più piccolo”, e hanno ragione. Baciare lui, ogni volta che si può, che tanto sai che non riuscirai mai a pareggiare il numero di baci che ti ha dato lui, e neanche l’immenso bene con cui ti coccola. Ma vale la pena provare.
Lettera, ad un amico. Che tutti dobbiamo scrivere. Ad un amico, alla mamma, al nonno, al fratello, una lettera breve, lunga, pasticciata. Ma una lettera. Foglio e penna nel tempo di whatsapp, tempo dedicato a imprimere sulla carta i segni della nostra grafia e le pulsazioni del nostro cuore, che non riusciremo mai ad andare dritti, la riga sarà sempre verso l’alto o il basso, ma in quelle righe ci saremo noi. Penna e calamaio per ritrovare la lentezza profonda del sentimento.
Testamento. Il mio. Che mi chiedo spesso cosa resterà di me in questo mondo. Un pittore, uno scrittore, un attore, lasciano manufatti che parleranno di loro, io non ho il dono dell’arte e sono solo una donna. Vorrei lasciare il mio sorriso, e che fosse contagioso, l’idea che si possa sempre guardare alla realtà con energia rinnovata, il coraggio di rialzarsi una dieci cento volte. Sempre con il sorriso, vero, profondo, regalo a se stessi e agli altri. Smile!