Questa sera ho incrociato il mio specchio dopo essermi struccata e aver lavato i denti. Un incontro ravvicinato del terzo tipo. Di quelli che ti chiedi se Halloween è stasera e sei già truccata per il party. Che non capisci perché. Mascherine, creme e cremine, attenzioni e tanto amore, niente. Sono una positiva e penso, se manco avessi fatto tutto questo, chissà. Ma stasera l’occhiaia é come quella di Lerch degli Addams, brufoletti da adolescenza tardiva, come quella che in effetti stai vivendo psicologicamente, rughe e rughette. Che ti dicono essere d’espressione, e cambia espressione allora, che così ad impressionarsi è solo chi vive con te. Vorresti fare una maschera, magari fa effetto, ma insomma dai già i primi freddi e il pigiama sexi ha lasciato posto al tutone, ci manca pure che ti presenti con la biacca sulla faccia e di sicuro non lo svegli dal pre sonno sul divano. Ecco ci vorrebbe Photoshop, non lo hanno ancora inventato un correttore per lo specchio? Perché sapete come aumenterebbe l’autostima? Che la faccia non si cambia e meno male, ma vedersi sempre giovani aiuterebbe. E non dite che non è così, che io quelle che dicono che non importano le rughe, che stanno bene così, che ne sono fiere, ma non ci credo neanche morta. Oppure ci vorrebbe il buon vecchio specchio della Regina di Biancaneve, che ti dice mi piace tipo selfie su Facebook, anche qui senza il pulsante non mi piace. Comunque ecco, per Natale, vorrei un bello specchio da favola, che mi faccia i complimenti la mattina e soprattutto la sera, e che non si permetta di nominare Biancaneve, che le facce smorte sono più pericolose della vecchietta che porge la mela….